Un buon modo per chiedere di eliminare le cattive abitudini
Ci sono delle abitudini del tuo partner che non ti piacciono? C’è qualche comportamento, che magari hai scoperto dopo la convivenza, che veramente non sopporti, ma non sai come dirglielo? Oppure hai provato a farlo cambiare senza riuscirci?
Immaginiamo due tipiche scene di coppia
Immagina la scena: torni a casa e trovi il lavandino pieno di piatti, la lavastoviglie piena di piatti da lavare e magari la tavola da sparecchiare!
Oppure, la sera vai in bagno a lavarti i denti e trovi i cotton fioc usati sul mobiletto… ed erano lì dalla mattina!

7 presupposti fondamentali
Per affrontare in modo più efficace tutto questo con il partner possiamo partire da alcuni presupposti:
1) A nessuno piace sentirsi dire di cambiare le proprie abitudini
“Abitudine” deriva dal latino habere “indossare”. Di conseguenza, noi indossiamo i nostri comportamenti.
Questo però genera un po’ di confusione, perché ci porta a confondere ciò che facciamo con ciò che siamo.
Ogni volta che affermiamo di qualcuno: sei disordinato! Sei ritardatario! ecc. Stiamo accusando quella persona di “essere” disordinato, che è diverso da dire: hai un comportamento disordinato. Prova ad usare le due frasi e vedi poi la differenza! Arriviamo così al secondo punto.

2) Una persona non è il suo comportamento
Ti piace tutto ciò che fai, o hai fatto nella tua vita? Beh forse qualcosa che non ti è piaciuto, ma lo hai fatto ugualmente ci sarà, accade a tutti. Semplicemente ognuno di noi è più della somma dei suoi comportamenti… e vale anche per il partner.
Prima di dare giudizi, valuta cosa ti dà quella persona, oltre quel comportamento. Abbiamo detto che “indossiamo i nostri comportamenti”, significa che c’è dell’altro! Fai un elenco dei pro e dei contro. Chiedo spesso ai miei clienti di farlo, mi aiuta a capire come la pensano e aiuta loro a chiarirsi le idee.
3) Imparare a comprendere il comportamento
Prima di chiedere al tuo partner di comportarsi in modo diverso, dovresti comprendere: cosa significa per lui/lei quella abitudine?
Come diceva il poeta W. Whitman: Io non chiedo al ferito come si sente, io divento il ferito.
Magari semplicemente ha sempre fatto così, non è un buon motivo per continuare, ma è il motivo per cui lo fa.
4) Comprendere un comportamento non è accettarlo
Comprenderlo ti permette di rendere quel comportamento più umano. Successivamente potrai trovare la strada per fare qualcosa di diverso, magari durante un incontro di counseling di coppia.
5) Esprimersi con il tono giusto
Hai mai fatto attenzione al modo con il quale esponi il tuo stato d’animo al partner? Questo è ciò che fa, drasticamente, la differenza.
Lo scrittore G. B. Show affermava: Con il tono giusto si può dire tutto, con il tono sbagliato nulla. L’unica difficoltà consiste nel trovare il tono.
Vedrai più avanti un esercizio per come chiedere al partner di comportarsi diversamente. Ricordati sempre che il tono influisce più delle parole.

6) C’è differenza fra intenzione e comportamento.
E’ necessario comprendere che c’è sempre una differenza fra intenzione e comportamento. Lo psicologo Maslow diceva: se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo.
Spesso l’abitudine significa semplicemente: …ho sempre fatto così! È qualcosa che ti è accaduto? Lo hai mai sentito?
7) Proporre di cambiare comportamento nel modo opportuno
Come puoi chiedere nel modo giusto di cambiare comportamento? Beh partiamo dal presupposto che proporre un modo diverso per entrambi e proporre nel modo opportuno di comportarsi da buone probabilità che quel nuovo comportamento venga accettato.
Chiunque conviva o abbia convissuto, ovviamente sa che non tutte le abitudini del partner sono sempre ritenute “esemplari”.
La verità è che dopo una fase di innamoramento, semplicemente vediamo dei comportamenti che erano sotto i nostri occhi, ma ai quali non abbiamo prestato attenzione prima.
Esercizio: come porre la richiesta di cambiare le cattive abitudini
- “Staccarsi” da uno stato emotivo “negativo”.
- Porre la richiesta di un diverso comportamento, non con una affermazione, ma in forma di domanda, partendo dal proprio stato d’animo.
Abbiamo già visto in un precedente post come “staccarsi” da uno stato d’animo “negativo” facendo un passo indietro.

Vediamo ora nel dettaglio come porre la richiesta e per farlo ritorniamo alla scena descritta all’inizio del post: torni a casa e trovi il lavandino pieno di piatti ecc..
Riavvolgi la prima scena di coppia
Riavvolgi la scena del film e immagina di tornare a casa e trovare i piatti nel lavandino, nella lavastoviglie e sul tavolo.
Solitamente quello che si dice in queste circostanze è qualcosa del tipo: ogni volta che torno a casa trovo sempre questo macello! Sei un disordinato! e poi via a salire “di livello”.
Hai provato a immaginare la differenza fra quando qualcuno ti dice: sei un X. O piuttosto: Hai un comportamento X?
Riformuliamo le affermazioni
Ora lasciamo da parte (per questo post) quell’ogni volta, che vedremo in un altro post e riformuliamo quella affermazione in un altro modo:
Quando lasci i piatti nel lavandino mi arrabbio perché per me l’ordine è importante. Puoi metterli a posto? So che ci tieni anche tu alla casa e questo comportamento non è da te.
Rivediamo e correggiamo anche la seconda scena di coppia
Vediamo l’altro esempio, hai trovato i cotton fioc usati sul mobiletto del bagno, riformuliamo anche quelle vecchie frasi:
Quando lasci i cotton fioc nel lavandino mi arrabbio perché non lo trovo igienico. So quanto ci tenga anche tu a tenere la casa pulita, puoi toglierli?
Ti sembrano uguali alle frasi di prima? È “sparito” l’ogni volta, così come il “sempre“. Il soggetto siamo noi con il nostro stato d’animo, e diamo una motivazione di ciò che è importante per noi (l’ordine, la pulizia o l’igiene). Presupponiamo che sia qualcosa di condiviso e chiediamo che lo si realizzi. Abbiamo tramutato l’affermazione in richiesta e nella prima frase abbiamo separato il comportamento dalla persona: questo comportamento non è da te.

Per fare davvero la differenza è essenziale il non verbale
Manca tutto il “non verbale”, che fa fortemente la differenza, ma su quello ci possiamo lavorare, ad esempio con delle sessioni di counseling di coppia.
Nelle sessioni di counseling di coppia inoltre pongo anche l’accento sull’atteggiamento e sulla comprensione dei rispettivi valori (l’ordine, la pulizia e l’igiene sono dei valori). Altri due aspetti fondamentali per una buona riuscita di una relazione.
Ricordiamoci sempre che non c’è mai un solo modo di fare le cose.
Desiderare che il nostro partner sia come lo immaginano o assecondi i nostri desideri, semplicemente non è realistico. Lavorare insieme per ottenere ciò che desideriamo invece è qualcosa che ci meritiamo tutti.

Se in quello che hai letto ritrovi un tuo problema, se ti risuona familiare la situazione descritta o se avverti che in qualche modo l’argomento trattato ti riguardi, puoi contattarmi chiamandomi al numero 366-3672758. Oppure puoi inviarmi una e-mail a francesco.panareo@gmail.com. Molti clienti prima di te hanno fatto lo stesso, valuta tu quella che è la scelta migliore per te.
Decidere di risolvere i problemi nelle relazioni e vivere una maggiore condizione di benessere credo che sia importante per ognuno di noi. Non posso sapere se decidi di contattarmi, ma posso augurarmi che tu faccia del tuo meglio per realizzare la vita di coppia che desideri.
Se desideri poi approfondire questo argomento o altri puoi ugualmente contattarmi. Il tuo feedback è importante per me, e mi permette di scrivere degli articoli maggiormente orientati ai tuoi interessi.