Perché ci arrabbiamo quando ci arrabbiamo
In questo articolo ci occuperemo del fatto che, riuscire ad interpretare quella che chiameremo “scala dei valori“, ci permette di comprendere alcuni comportamenti, apparentemente incomprensibili, compresi i nostri. Capiremo insieme il perché ci arrabbiamo, quando ci arrabbiamo.
Nel post precedente abbiamo detto che ognuno di noi è spinto a fare ciò che fa dai propri valori. I valori, che possiamo vedere come delle mappe cognitive, sono un’idea di qualcosa che desideriamo, mentre i disvalori sono ciò che non vogliamo.
Per tracciare la nostra direzione nella vita, è necessario che siano entrambi ben chiari. Quando ci prefiggiamo un obiettivo, questo deve essere congruente con i nostri valori.
Come individuare i valori di una persona
Come puoi individuare i valori di una persona? Semplicemente ascoltandola con attenzione. Potrai notare come pronuncerà più spesso, o darà maggiore enfasi ad alcune parole: i sostantivi, che indicano qualcosa di intangibile, sono i suoi valori.
La scala dei valori
Ognuno di noi ha svariati valori, che possiamo vedere come i gradini di una scala. La scala definisce ciò che è più importante e ciò che lo è meno. In cima alla scala abbiamo il valore più importante, quello principale, che più avanti chiameremo il valore finale.

Una scala dei valori per ogni contesto
Tutto ciò che abbiamo definito come valore e disvalore, vale solo in un certo contesto. Per intenderci abbiamo una scala di valori per il contesto famiglia, una scala di valori per il contesto amicizia, una per il contesto lavoro, ecc.
Dipingiamo il quadro dei nostri valori
Puoi provare ad immaginare quanto abbiamo detto fino ad ora come un quadro.
Il contesto è la cornice che delimita il quadro, i valori sono dipinti sulla tela del quadro. E puoi immaginare i valori meno importanti in fondo e via via poi, sempre più vicino nella prospettiva, i diversi valori sempre più importanti.
Puoi immaginare quindi che ogni quadro abbia delle immagini diverse su diverse prospettive. I criteri li possiamo individuare nei colori e nelle forme del disegno che puoi vedere nel quadro. Sono in sostanza tutti i dettagli che ti permettono di vedere effettivamente il quadro.
Esempi pratici – Come la scala dei valori influenza le tue scelte
Facciamo ora degli esempi che ti permetteranno di comprendere in che modo i valori influenzano le tue stesse scelte.
Un esempio riguardante il valore puntualità
Ritieni ad esempio che, se ti rivolgi ad un professionista, per te sia importante la puntualità, la serietà e l’ordine, che rappresentano la tua mappa dei valori. La puntualità è facile da capire da cosa dipende e per te un professionista serio ha un abbigliamento classico, lo “vuoi” vedere così.
Professionista 1)
Hai un appuntamento con un avvocato, alle 17:30, vi siete sentiti per telefono con la segretaria, arrivate lì alle 17:20. Vi riceve immediatamente dicendo che vi stava aspettando e che preferisce sempre anticipare, possibilmente di qualche minuto, gli appuntamenti. È in giacca e cravatta, ha una scrivania in ordine, e ha un abbigliamento classico.
Professionista 2)
Poniamo invece che, arrivi alle 17:30, suoni al citofono dello studio, non risponde nessuno. Dopo dieci minuti arriva un uomo tutto trafelato vestito con jeans, scarpe sportive, giacca, cravatta e camicia. Le scarpe sportive, riconosci che sono di un marchio piuttosto costoso. Anche i jeans, la camicia e la giacca lo sono, ma non è decisamente un abbigliamento classico. Si scusa dicendo che la segretaria proprio oggi stava poco bene e non è potuta venire, inoltre lui ha avuto un imprevisto ed è arrivato in leggero ritardo. Entri nello studio ed è ordinato, secondo i tuoi criteri, ma non è stato puntuale e non ha un abbigliamento classico.
Magari potresti scoprire successivamente che è il primo che è poco preparato in relazione al tuo problema e il secondo è più competente! Quale sarà, però, la tua prima impressione?
Un esempio riguardante il valore comodità
Facciamo un altro esempio, un amico ti propone un viaggio in Perù per visitare la catena delle Ande. E magari chi te lo propone ha la possibilità di offrirti anche il biglietto, quindi hai già abbattuto un costo importante. Poniamo che per te in un viaggio sia importante la comodità (ad esempio per te l’ultimo viaggio fantastico l’hai fatto in un hotel cinque stelle a Parigi), mentre il viaggio in Perù durerà una settimana da passare in un tenda a -15 C°. Che fai, accetti?
I valori mezzo
Possiamo distinguere, quindi, dei valori finali, come quelli che ho già citato prima (amore, tranquillità, pace, tenerezza, ordine, puntualità, ecc.) e dei valori “mezzo” (il denaro, e tutti i beni materiali). I valori mezzo hanno lo scopo di permetterci di realizzare i nostri valori finali.
I valori mezzo devono essere funzionali al raggiungimento dei valori finali
Approfondiamo ora ulteriormente l’argomento dei valori. Anche gli oggetti possono essere definiti dei valori, ma solo come funzionali al raggiungimento dei valori “veri” di una persona.
Chi si pone l’obiettivo di ottenere esclusivamente dei “valori mezzo”, si ritrova poi a un certo punto a non trovare un senso e un fine in ciò che fa. Chi desidera una certa auto di lusso, ad esempio, non vuole inconsciamente quell’auto “di per se”. Ad esempio potrebbe volerla perché sente che gli conferisce prestigio. Il prestigio a sua volta è qualcosa che gli permetterà di tendere ad un valore più alto, ad esempio, la sicurezza. E la sicurezza gli permetterebbe di tendere ad un valore ancora più alto, come il benessere.

Il valore finale
Da questo ultimo esempio stai incominciando a comprendere come si scopre la propria scala dei valori e come all’apice vi sia sempre un valore finale, qualcosa che ogni altro valore tende poi a soddisfare.
Poiché abbiamo una gerarchia di valori, l’auto rappresenta un valore mezzo per soddisfare il valore prestigio e più profondamente, poi, il valore benessere.
C’è una tecnica specifica, che utilizzo con i miei clienti, per comprendere come arrivare in profondità, fino al valore finale, che per brevità non descriverò in questo post, e che ti permette di comprendere come individuare la tua scala di valori.
Comprendere la connessione tra valori mezzo e valore finale
Ritornando ai “valori mezzo”, se ci si pone l’obiettivo di ottenere una certa somma di denaro sul proprio conto corrente, generalmente raggiunta quella somma, può accadere che non ci si senta comunque soddisfatti. Se non si comprende la connessione con i propri valori più profondi, si può passare l’intera esistenza a cumulare denaro, senza essere mai capaci di goderne i benefici.
Ti è chiaro ora perché vi sono tante persone ricche che si dichiarano infelici? Oppure perché vi sono tante persone che pur possedendo enormi ricchezze continuano a lavorare? Godere o meno di un valore mezzo, dipende dalla consapevolezza che si ha dei propri valori finali.
Comprendere i comportamenti altrui interpretandone la scala dei valori
Faremo ora alcuni esempi che ti permetteranno di comprendere come il modo esatto con cui interpretare i nostri valori ci possa permettere di comprendere quei comportamenti del nostro partner e tuoi, apparentemente incomprensibili
Esempio 1) il valore ordine
Partiamo da una semplice domanda: qual è il tuo criterio per il valore ordine in casa? Generalmente per esperienza professionale e familiare, il modo in cui i due partner intendono il valore “ordine” ha dei criteri piuttosto diversi. Per uno può significare che ogni oggetto abbia un suo posto e che lo si metta lì, ogni volta che lo si usa. Per l’altro, invece, può significare averlo sempre a portata di vista e quindi in giro per casa. Ovviamente, fino a quando gli oggetti in giro per casa saranno così tanti da non raccapezzarsi più!
Esempio 2) i valori tranquillità e relax
Facciamo un altro esempio: tu sei il marito in una coppia, e hai una casa con un giardino. Il giardino piace prevalentemente a tua moglie, e tu hai accettato di acquistarla perché per te, nel contesto familiare, è importante la tranquillità e in quella villetta non ci sono vicini rompiscatole. Avevi ben chiaro cosa non volevi e questo criterio quindi è soddisfatto. Il giardino lo ha sempre curato tua moglie, dopo la tua giornata di lavoro, quando torni a casa per te è importante il valore relax. Tua suocera sta poco bene e tua moglie per una settimana andrà a stare da lei, prima di partire si raccomanda di sistemare il giardino: potare le piante, radere l’erba, innaffiare, ecc. Quanto sei motivato a farlo?
Farai le pulizie del giardino perché, ad esempio, per te è importante la fiducia nel rapporto con tua moglie e se trovasse il giardino in disordine tu non manterresti fede a quella fiducia. Magari però farai tutto all’ultimo momento e con poca voglia. Capisci ora il perché? Perché stai togliendo tempo al relax, quindi soddisfi la fiducia ma fai tutto di corsa. Se poi tua moglie, quando ritorna, ti fa notare che c’è qualcosa di fuori posto nel giardino, in un attimo ti arrabbi. E questo succede poiché si crea un conflitto fra fiducia e relax.
Magari quando è tornata tua moglie l’hai accolta con affetto. Avevi con te un regalo per lei, hai chiesto della suocera, lei si è congratulata con te, per come hai tenuto in ordine la casa. Tutto va per il meglio, ma poi, facendoti notare che, non hai potato le rose ti arrabbi, di punto in bianco! Probabilmente, al momento, non è chiaro neanche a te il perché di quella reazione!
Il reale motivo della rabbia improvvisa
Beh ora sai il motivo. Tu hai rinunciato ad una parte del tuo relax per la tua fiducia verso di lei, ma la considerazione di tua moglie ha messo in dubbio la fiducia, che per te è più importante del relax. Ti riconosci in questo esempio?
Tieni bene a mente che quando ci arrabbiamo con qualcuno c’è sempre in qualche modo un conflitto fra i nostri valori e quelli dell’interlocutore. Oppure un conflitto fra i nostri stessi valori.

Facciamo altri due esempi. Uno lo prendiamo per i maschietti e uno per le femminucce.
Esempio per gli uomini: la moto
Vediamo quello per i maschietti: vedi una moto, da ragazzo volevi una moto come quella, forse per te era il modo di esprimere il valore della libertà, ma i tuoi genitori non te l’hanno comprata, adesso hai la possibilità economica e tua moglie, che ti dice che è una spesa inutile, ti ricorda tua madre… Però ora hai la possibilità di una rivalsa!
Acquisti quella moto e la prima domenica dopo l’acquisto ti fai un bel giro, poi la settimana successiva piove. Potresti uscire ugualmente, hai acquistato tutto l’abbigliamento da motociclista, però piove e pensi: ok rimandiamo! La settimana successiva c’è quel progetto di lavoro da finire e pensi ancora: ok rimandiamo! La settimana dopo devi accompagnare tuo figlio alla festa di compleanno di un amichetto e pensi: con la moto proprio no! Ok rimandiamo.
Hai pensato che dall’adolescenza ad oggi oltre al valore della libertà per te è importante anche la comodità (no pioggia), la sicurezza economica (si al progetto) e i figli.
Ah dimenticavo, il mercato delle moto usate è sempre molto fiorente. Ci sono tantissime persone che acquistano una moto, la tengono qualche anno, ci fanno pochissimi chilometri e poi le vendono. Chissà perché. Spesso poi parlando con delle mie amiche sento dei discorsi sui mariti del tipo: ecco ora che incomincia ad invecchiare, sembra che cerchi di fare il giovane! Ma ti sembra il caso? Ti ricorda qualcosa?
Esempio per le donne: il weekend con l’amica
Veniamo alle femminucce, facciamo l’esempio di una moglie, madre lavoratrice con due figli. Dopo che il secondo figlio è un po’ più grandicello, ti rendi conto che il tempo per te non basta mai, il lavoro è sempre “al doppio”: in ufficio e in famiglia. Fai da parafulmine fra i litigi dei ragazzi, sei il riferimento principale per gli insegnanti, devi seguire tutti i gruppi watsapp dei figli: scuola, palestra, corsi, ecc. Se poi lasci completamente a tuo marito l’onere della spesa, non bastano neanche due stipendi!
Decidi di prenderti finalmente un momento per te, da ragazza passavi sicuramente più tempo a coccolarti e piacerti, ma poi il lavoro la famiglia, il marito… e anche quello è diventato un po’ tutta una routine. Da giovane volevi un uomo che ti proteggesse e ti facesse sentire importante, ora incominci a credere che ci devi pensare da te!
Stai prendendo consapevolezza che sei innanzitutto importante per te stessa e decidi di chiamare la tua migliore amica e di proporle un viaggio. Tre giorni sul lago solo voi due a parlare delle vostre cose. Ti senti regolarmente con lei e, quando glielo proponi, lei, presa dall’entusiasmo, dice subito di si e organizzate dopo quindici giorni un weekend lungo in un hotel sul lago.
Prima di partire il bimbo ha la febbre, ma ormai hai prenotato e decidi: ok, si parte ugualmente. Mentre tuo marito ti sta già dipingendo come una madre degenere e moglie fedifraga.
Il weekend spensierato
Primo giorno: la mattina mentre fai colazione la prima ora e mezza è sui gruppi whatsapp a parlare di corsi, scuola e palestra, poi il marito da rassicurare… Il lago è rimandato. Poi a pranzo, non puoi rinunciare alla telefonata della collega. Ok avevi preso un giorno ferie, ma lei è proprio imbranata e devi ripeterle le procedure per concludere quel progetto di lavoro.
Pomeriggio al telefono: il piccolo ancora non è sfebbrato. In serata il marito ti fa notare sottilmente che è tutto ok, ma che praticamente non c’è più cibo e acqua e dovrà armarsi di una clava per procacciare qualcosa ai bimbi prima che muoiano di fame (tu hai cucinato di tutto e hai lasciato tutti i numeri dei delivery della zona). Qual è il tuo stato d’animo? Il tuo obiettivo di un weekend spensierato?
Quando ti frequentavi assiduamente con la tua amica per voi era importante l’autoironia e la spensieratezza. Ora si è aggiunta la responsabilità (verso i figli) la professionalità (verso il lavoro) e la consapevolezza: immagini ora tuo marito con la pelle di leopardo e la clava, che si aggira per il supermercato, emanando suoi gutturali alla ricerca di cibo?
Forse anche il marito non era quello che avevi in mente.
L’età media dei divorzi, per le donne, è intorno ai quarantaquattro anni per gli uomini intorno ai quarantanove. Credo coincida, per gli uomini, con la decisione di acquistare la moto, o di comprarne un’altra. Al netto dei costi del divorzio. E per le donne con il momento di decidere di prendere maggior tempo per sé stesse e fare dei viaggi con le amiche, sempre al netto dei costi del divorzio.
Allineare i propri valori con quelli del partner per obiettivi comuni
Comprendi ora cosa comporta essere allineati con i propri valori? E con quelli del tuo partner, quando si pianifica un obiettivo? Capisci perché a volte ti arrabbi in un attimo in casa, o il tuo partner fa lo stesso? Oppure, come un certo senso di insoddisfazione è presente in ciò che fai? Magari hai intrapreso un certo lavoro e all’inizio ti avevano detto in quell’azienda che i valori aziendali fossero determinate parole in cui ti riconoscevi e poi? Come li vedi realizzati? Infine cambiando i tuoi ruoli nella società anche alcuni valori possono cambiare nel tempo, hai visto negli esempi cosa comporta passare da ruolo di figlio a marito, o da amica a moglie e di conseguenza cambiano anche le tue priorità.
Definire e conoscere la propria scala dei valori diventa fondamentale
Quelli che rimangono inalterati, una volta definiti, sono i valori finali, che rimangono la guida per tutta la tua vita. Conoscere tutte quelle parole, per ogni contesto e i criteri dei valori, ti permette di avere più chiari i tuoi obiettivi e comprendere come realizzare dei rapporti di coppia più soddisfacenti. Più in generale, ti aiuta a mantenere delle relazioni di qualità. Nelle sessioni di counseling, con i miei clienti cerchiamo, insieme, di conoscere e definire, nel modo più completo e fedele, la loro scala dei valori. Al fine di poter realizzare gli obiettivi che realmente desiderano, nella vita personale, professionale, o di coppia.

Se in quello che hai letto ritrovi un tuo problema, se ti risuona familiare la situazione descritta, o se avverti che in qualche modo l’argomento trattato ti riguardi, puoi contattarmi chiamandomi al numero 366-3672758 , oppure puoi inviarmi una e-mail a francesco.panareo@gmail.com, molti clienti prima di te hanno fatto lo stesso, valuta tu quella che è la scelta migliore per te.
Decidere di risolvere i problemi di relazione interpersonale e di coppia e vivere una maggiore condizione di serenità credo che sia importante per ognuno di noi. Non posso sapere se decidi di contattarmi, ma posso augurarmi che tu faccia del tuo meglio per realizzare la vita che desideri.
Se desideri poi approfondire questo argomento, o altri, puoi ugualmente contattarmi, il tuo feedback è importante per me, e mi permette di scrivere degli articoli maggiormente orientati ai tuoi interessi.