Come imparare a gestire il tempo

    Dare valore al proprio tempo e a se stessi

    Cos’è per te il tempo? Come si può gestire il tempo? Spesso ne siamo ossessionati e ci sembra di non averne mai abbastanza per fare alcune delle cose che vorremmo. Ad esempio quando siamo in vacanza o ci troviamo in un contesto piacevole o intimo.
    Oppure ci sembra che in qualche circostanza il tempo non scorra mai abbastanza rapidamente. Come quando siamo in fila al supermercato o in banca o comunque quando siamo annoiati.

    Le attività per le quali non si ha tempo non interessano davvero

    Eppure il tempo non è qualcosa che si “possiede”, che si ha o meno. È qualcosa che si percepisce e riguarda piuttosto come organizziamo le nostre esperienze.

    Dice lo scrittore H. Jackson Brown Jr.: Non dire che non hai abbastanza tempo. Hai esattamente lo stesso numero di ore al giorno che venne dato a Galileo, Pasteur, Michelangelo, Madre Teresa, Leonardo da Vinci, Thomas Jefferson e Albert Einstein.

    Pensa a questa frase quando ti dici che non hai tempo.
    Piuttosto, puoi immaginare di non avere delle buone risorse per pianificare le tue priorità. Oppure, semplicemente, non ti interessano realmente le attività per le quali non hai tempo. Quindi “avere” del tempo non c’entra nulla.

    Passiamo gran parte del tempo a pensare al futuro o al passato

    Se ci pensi, hai idea che il tempo “scorre”, in qualche modo e ne hai una percezione grazie alla tua memoria: sai che quello che ti è accaduto ieri è successivo a quello che ti è accaduto un anno fa

    Sai, quindi, che realmente vivi solo l’attimo presente, per quanto i tuoi pensieri riguardano anche il passato e il futuro. In realtà, passiamo una gran parte del nostro tempo a pensare al nostro futuro o al nostro passato.

    Rispetto alla tua percezione del passato, sarai triste o allegro al momento presente, ricordando degli episodi altrettanto tristi o allegri che sono accaduti nel tuo passato. Eppure, ogni volta, ovviamente, non stai ritornando indietro nel tempo realmente, ricostruisci quell’episodio grazie alla tua memoria e rivivi l’emozione che hai provato allora.

    Ogni volta che accediamo ad un ricordo lo modifichiamo

    Sapevi che ogni volta che accedi ad un ricordo lo modifichi? È un processo neurobiologico: la memoria, altro non è che una informazione contenuta nella nostra mente e puoi immaginarla come il frutto di una connessione fra diversi gruppi di cellule. Ogni ricordo ha una propria connessione.

    Ogni volta che rievochiamo un episodio ne cambiamo il ricordo

    Quando ricordiamo un certo episodio, in base anche allo stato emotivo in cui ci troviamo, abbiamo una certa rappresentazione di quel ricordo. Questo accade perché le molecole che determinano le nostre emozioni, in quel momento, agiscono su quella connessione fra le cellule modificandola per sempre. Ecco perché ogni volta che rievochi un ricordo lo stai cambiando.

    gestire il tempo: ogni volta che rievochiamo un episodio ne cambiamo il ricordo
    Ogni volta che rievochiamo un episodio ne cambiamo il ricordo

    Lo scrittore Gabriel Garcia Marquez dice: La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla 

    La nostra predisposizione mentale influenza l’idea del futuro

    Riguardo al futuro, poi, c’è ne facciamo una idea rispetto alla nostra condizione attuale. Perciò, immaginiamo dei futuri che non sono e non possono essere veri, ma solo probabili, ed è la nostra predisposizione mentale, nel momento in cui li creiamo, a influenzarli

    Quindi, modifichiamo tanto il futuro che il passato, in base al cocktail di molecole che c’è nella nostra mente al momento presente.

    Mi viene in mente una frase del filosofo Seneca. Per essere felici bisogna eliminare due cose: il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato, questo non ci riguarda più, quello non ci riguarda ancora.

    Gestire il tempo: mindfulness e la consapevolezza del presente

    Le filosofie orientali hanno affrontato pragmaticamente il problema del vivere eccessivamente nel futuro o nel passato, cercando degli strumenti che permettessero loro di avere una maggiore consapevolezza del presente. Oggi giorno si sente spesso parlare di mindfulness che è una pratica derivata da alcune tecniche meditative buddiste. Ha lo scopo proprio di creare più consapevolezza del momento presente, per apprendere come, ad esempio, gestire meglio le proprie emozioni.

    I diversi modi di interpretare il tempo nella storia

    Ritornando al problema della percezione del tempo, l’idea che scorra dal passato al futuro non è l’unico modo di interpretarlo.

    Il tempo per gli antichi greci: Aion, Kronos e Kairòs

    Già i greci descrivevano diversi modi di intendere il tempo. Vi erano:

    • Un tempo ciclico, legato ai ritmi della natura, quindi alle stagioni che si ripetevano ciclicamente.
    • Aion, che rappresentava l’eternità, il tempo immutabile.
    • Kronos, simile alla nostra concezione del tempo, che i greci dipingevano come una divinità feroce.
    • Kairòs, che veniva raffigurato come un giovane che si muoveva in continuazione. Simboleggiava il momento per cogliere l’occasione opportuna che si rivelava solo in un istante, nel tempo presente.

    Gestire il tempo: saper riconoscere i bisogni inviduando le opportunità

    Con la rappresentazione di Kairòs, i greci volevano dirci come cogliere l’opportunità significa saperla individuare nello scorrere ordinario del tempo, e comprendere quindi il momento esatto per poterla cogliere. Ricordati, poi, che riconoscere le proprie opportunità, significa inoltre saper identificare innanzitutto i nostri bisogni.

    gestire il tempo: individuare i bisogni
    gestire il tempo. individuare i bisogni

    Il dott. Richard Bandler, uno dei padri della Programmazione Neuro Linguistica, riguardo al modo di cogliere gli aspetti positivi della vita, afferma: Alcune cose potrebbero andare storte. Altre potrebbero funzionare. Le potete trovare entrambe là fuori. Se cercate le cose che potrebbero andare storte, le trovate. Avete semplicemente guardato nel mucchio sbagliato! Cercate ciò che funziona – troverete anche quello.

    Gestire il tempo per potersene “riappropriare”

    Uno dei problemi più grossi, che spesso molti hanno, è gestire il tempo, o “riappropriarsi” del proprio tempo, nel senso utilizzarlo per soddisfare i propri bisogni. Stai capendo, quindi, che, poiché il tempo è una tua percezione, questo significa che, se hai questo tipo di problema, ciò che dovrai apprendere a gestire, non è il tempo, ma te stesso e le tue priorità.

    Come diceva Gandalf un personaggio del film “Il Signore degli anelli”: Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato.

    Esempio di colloquio riguardante come gestire il tempo

    Ricordo che anni fa, durante un colloquio, una persona, dopo avermi raccontato di alcuni suoi problemi relazionali, incominciò a parlarmi di una certa eredità e degli screzi con dei parenti. Dopò un po’, profondamente annoiato da questo discorso e poiché aveva fatto cenno alla sua abilità in cucina, le chiesi cosa avrebbe preparato nel week end. Poi le chiesi se aveva preparato la sua lista della spesa per la settimana successiva. Poiché l’aveva fatto, chiesi minuziosamente di ogni prodotto che avrebbe acquistato.

    A questo punto, le feci notare che ci sarebbero stati dei suoi acquisti di cui non avrebbe potuto usufruire. Mi chiese quali, e le risposi che non sapendo il giorno della nostra dipartita, probabilmente, un momento avrebbe acquistato dei prodotti immaginando di usarli in qualche modo, ma non avrebbe avuto il tempo per farlo!

    Capii che rimase profondamente scossa. E a quel punto, le chiesi se era il caso di impiegare il suo tempo a parlare male dei suoi parenti o piuttosto se non voleva continuare a lavorare per riuscire a risolvere i suoi problemi e affrontare il suo futuro con un atteggiamento migliore. Ovviamente, mi disse che avrebbe preferito lavorare sul suo atteggiamento e che in quel momento l’eredità non era poi così importante.

    Il modo in cui percepiamo il tempo ci mette a volte di fronte a due estremi: o dedicarsi ad attività che complessivamente non ci danno nulla, come il caso che ti ho descritto prima, oppure cercare di fare fin troppe cose contemporaneamente

    L’esempio che ti ho fatto prima: lamentarsi di qualcosa che è accaduto nel passato, capisci che è un modo per sprecare il proprio tempo vivendo emozioni negative e procrastinare la soluzione dei propri problemi?

    Il primo passo per risolvere un problema è staccarsi dal problema

    L’estremo opposto è, avendo un certo problema, dedicarsi ininterrottamente alla sua soluzione. Il paradosso è che, in questo caso, la soluzione migliore è staccarsi dal problema! Approfondiamo questo concetto.

    Quando hai un problema e magari un tempo limitato per risolverlo, non intendo pochi minuti o secondi, ma pochi giorni, come quando necessiti di nuove idee per un certo progetto, la cosa più efficace è staccare, affidarsi al proprio intuito e fare qualcosa di completamente diverso; molte invenzioni o intuizioni sono nate così

    L’esempio del velcro

    Sai cos’è il velcro? È quel tessutoa strappo” che abbiamo in tanti capi di abbigliamento e tessili per la casa. Lo scopritore del velcro, tornando da una battuta di caccia, notò che dei semi gli erano rimasti attaccati sul vestito e sul pelo del suo cane. Analizzando la struttura a uncino delle setole dei semi, capì come creare, successivamente, la chiusura “a strappo” del velcro

    L’elicottero di Leonardo

    L’idea dell’elicottero di Leonardo da Vinci nacque dall’osservazione di alcuni semi di acero portati dal vento. Leonardo immaginò che, così come il vento poteva muovere l’elica rappresentata da una parte del seme dell’acero, anche una forza esterna avrebbe potuto permettere ad una macchina dalla forma simile al seme dell’acero, di volare.

    Ricordati sempre che la mente crea di continuo connessioni arbitrarie tra fenomeni, è il modo in cui genera senso alla nostra esistenza. Sta a noi poi valutare come tramutare, eventualmente, quelle connessioni in idee valide e poi in progetti concreti.

    Trovare degli strumenti che ci facciano percepire “oltre” noi stessi

    Un pesce non può vedere l’acqua perché ci è immerso, e per vedere la punta del nostro naso abbiamo bisogno di uno specchio. Per avere una prospettiva ampia della nostra condizione, bisogna sempre trovare degli strumenti che ci facciano percepireoltre” noi stessi. A volte, anche passeggiare nella natura o comunque staccare dai compiti che stiamo svolgendo può essere un modo per avere una diversa prospettiva sulla soluzione ad un problema.

    gestire il tempo: allontanarsi dal problema
    gestire il tempo. allontanarsi dal problema

    Gestire il tempo: conclusioni

    Come puoi aver ben compreso, per saper gestire il tempo, cioè noi stessi, l’aspetto più importante è riconoscere i nostri bisogni, staccarsi da quell’idea di essere immersi nel flusso del tempo, rappresentandolo come un continuo movimento e individuare così le opportunità che la vita ci offre ogni istante.

    Nei prossimi post ti darò maggiori informazioni su questo affascinante argomento

    Se in quello che hai letto ritrovi un tuo problema, se ti risuona familiare la situazione descritta o se avverti che in qualche modo l’argomento trattato ti riguardi, puoi contattarmi chiamandomi al numero 366-3672758. Oppure puoi inviarmi una e-mailfrancesco.panareo@gmail.com. Molti clienti prima di te hanno fatto lo stesso, valuta tu quella che è la scelta migliore per te.

    Decidere di risolvere i propri problemi e vivere una maggiore condizione di serenità e benessere credo che sia importante per ognuno di noi. Non posso sapere se decidi di contattarmi, ma posso augurarmi che tu faccia del tuo meglio per realizzare la vita che desideri.

    Se desideri poi approfondire questo argomento o altri puoi ugualmente contattarmi. Il tuo feedback è importante per me, e mi permette di scrivere degli articoli maggiormente orientati ai tuoi interessi.

    Rispondi

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: