Un rimedio naturale allo stress

    Pillole di sopravvivenza allo stress: La terapia del buonumore

    Quante volte hai detto: Mi sento stressato o stressata. O hai pensato: In questo periodo sono sotto stress. O forse hai pensato lo stesso di un tuo collega, o un amico o amica, o del tuo partner? E magari hai pensato che tu sia vittima dello stress del tuo collega o amico o partner. In questo articolo vedremo un efficace rimedio allo stress.

    Cosa si intende per stress?

    Certamente attribuire allo stress i nostri atteggiamenti è diventata ormai una consuetudine. Ma cosa si intende per stress? E come trovare rimedio allo stress?

    Ricordo durante un corso a cui partecipai tanti anni fa, il formatore divise l’aula in due gruppi. Ci diede un esercizio che consisteva nel creare delle frasi di senso compiuto con delle parole che ci avrebbe assegnato. Poi ci disse che lo scopo dell’esercizio era quello di saper utilizzare rapidamente delle parole prese a caso. Questo è un esercizio che si utilizza, ad esempio, nel corsi di public speaking

    Un esercizio con uno scopo nascosto

    Ad ogni gruppo furono assegnati tre insiemi di parole, ad uno furono assegnate le parole: stallone, bianco, oggi. Poi combattere, fiori, correre. Infine, molti, pugni, in piedi, ieri.

    All’altro gruppo il primo insieme di parole assegnate erano: aperto, faccia, ora, ha. Il secondo era: il tempo, la calma, il cielo, avere, raggiungere. Mentre Il terzo insieme di parole era: rane, torrente blu, dare.

    L’esercizio come base di uno studio di ricerca

    Dopo che avemmo creato le frasi il formatore ci raccontò una storia. Quelle parole erano state utilizzate anni prima per uno studio che in realtà aveva, per i ricercatori che avevano creato l’esperimento, un altro scopo “nascosto”. I due gruppi a cui si sottoposero le parole si trovavano in due stanze separate e i ricercatori avevano, a loro insaputa, chiuso le porte delle aule a chiave. Nelle aule c’erano solo i due gruppi, non vi erano i ricercatori e le informazioni sull’esercizio venivano date tramite un altoparlante.

    Quando tutti i partecipanti terminarono le frasi gli fu detto tramite l’altoparlante che potevano uscire. Si notò come il primo gruppo, che aveva costruito le frasi con le parole stallone combattere pugni ecc. Quando scoprì che la porta della stanza era chiusa, incominciò a spingere e protestare.

    Il secondo gruppo che aveva costruito le frasi con le parole aperto, calma, cielo, blu ecc. invece attese pazientemente che la porta venisse aperta.

    come attivare lo stress

    Lo scopo nascosto dell’esercizio

    Lo scopo “nascosto” dell’esercizio era comprendere in che misura pensare a determinate parole evochi uno stato emotivo e un comportamento, congruenti con quelle parole.
    Il comportamento dei due gruppi fece comprendere ai ricercatori come pronunciare o pensare a determinate parole influenzi il nostro comportamento. Evidentemente, più di quanto non si possa immaginare.

    Questo esercizio ci ricorda come l’uso di ogni parola evochi in modo inconscio uno stato psico-fisico specifico. Di conseguenza l’uso, e chiaramente l’ascolto, di ogni parola “orienta” il comportamento umano.

    Poniamo che tu stia ascoltando la TV come sottofondo mentre svolgi altri compiti e le parole che ascolti e assorbi inconsciamente siano ad esempio: guerra, paura pandemia, terrore, ecc. Cosa sta accadendo in te?

    Il concetto di stress teorizzato da Hans Sayle

    Per parlare del principale rimedio allo stress, è necessario prima comprendere il concetto di stress. Lo dobbiamo ad un medico canadese, Hans Sayle il quale nei primi decenni del secolo scorso stava studiando l’effetto di alcuni ormoni sui topi.

    L’esperimento di Sayle

    Sayle notò che iniettando quegli ormoni i topi reagivano con una alterazione delle ghiandole surrenali. Le ghiandole surrenali producono degli ormoni, adrenalina e noradrenalina, che sono il modo in cui il nostro corpo ci mette in una stato di attenzione davanti a un potenziale pericolo.

    Contemporaneamente, Sayle ad un altro gruppo di topi che si trovava nelle stesse condizioni ambientali somministrava una soluzione fisiologica, praticamente acqua, per verificare cosa accadeva. Questo si fa spesso nelle ricerche per capire la differenza dell’efficacia fra un farmaco e una sostanza inerte (placebo), e il gruppo a cui si somministra il placebo si chiama gruppo di controllo. La cosa curiosa è che Sayle riscontrò la stessa alterazione nelle ghiandole surrenali anche nel gruppo di controllo!

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    topi in condizione di stress

    La straordinaria scoperta di Sayle

    Sayle scopri così che non erano gli ormoni che gli iniettava a produrre la sovreccitazione delle ghiandole surrenali ma l’iniezione stessa che i topi non gradivano! Erano in sostanza le condizioni ambientali in cui si trovavano tutti i topi a generare l’alterazione delle ghiandole surrenali.

    La sindrome generale di adattamento

    Sayle chiamò la condizione di quei topi, che incominciarono a soffrire, tra le altre cose, di ulcere, ingrossamento delle ghiandole surrenali e altri sintomi “sindrome generale da adattamento”. In seguito scoprì poi che i topi avevano gli stessi sintomi con l’esposizione a caldo, o freddo eccessivo, rumori forti ripetuti, ecc. Tutti gli stimoli esterni “eccessivi” determinavano lo stesso effetto.

    La nascita del termine “stress”

    Il termine stress lo indicò poi come sinonimo della sindrome generale di adattamento. Lo riprese dal mondo dell’ingegneria dove rappresenta il punto oltre il quale un materiale soggetto a sollecitazioni non può più ritornare alla condizione originaria.

    In seguito si è scoperto che fra noi e topi di Sayle passa poca differenza.
    Anzi, immagina ora di essere in auto, d’estate, l’aria condizionata dell’auto ha smesso di funzionare questa mattina, sei in fila ad un semaforo e stai ascoltando un radiogiornale che ti informa di una serie di tragedie che stanno accadendo nel mondo. Scatta il verde del semaforo, ma si spegne il motore dell’auto davanti a te, dalle altre auto partono i suoni dei clacson. In quel momento, quanta differenza passa fra te e il topo di Sayle?

    stress
    persona stressata in auto

    Ora la domanda che puoi farti è: Cosa posso fare ora, urgentemente, per elevarmi dalla mia condizione di topo? Come posso reagire a quelle ”iniezioni di parole” che ricevo tutti i giorni? In parole povere ti chiedi: quale rimedio posso trovare allo stress?

    Qualcuno ha detto una volta che la vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci.

    Il trucco di Don Juan di Castaneda come rimedio allo stress

    Lo scrittore e antropologo Carlos Castaneda fa dire ad un personaggio dei suoi racconti, lo stregone Don Juan presso il quale lui stesso svolgeva il suo apprendistato: “Il trucco sta in ciò a cui si dà importanza. O ci rendiamo infelici, o ci rendiamo forti. La quantità di fatica è la stessa”.

    Nota che nella frase compare la parola “fatica”. Se sei stressato hai creato quella condizione e questo costa fatica, anche per trovarti in una situazione di benessere potrai dover affrontare prima degli sforzi. Ora puoi chiederti: preferisco affaticarmi stando poi male o apprendere, anche con un po’ di fatica, come creare degli stati di benessere?

    Crearsi delle buone abitudini come rimedio allo stress

    Allontanarti dalla condizione di stress e orientarti al benessere è un processo che dura tutta la vita. Non è una meta da raggiungere, è una buona abitudine da mantenere.

    Una buona abitudine come rimedio allo stress è quella di abituarti a ridere. Si hai capito bene, abituarti a ridere. Ridere e sorridere sono un antidoto naturale allo stress, che plasma l’atteggiamento con il quale puoi affrontare i problemi.

    Diceva il filosofo Voltaire: La decisione più coraggiosa che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore.

    Un rimedio naturale allo stress
    Un rimedio naturale allo stress

    La terapia del buonumore sperimentata da Cousin

    Ti racconto brevemente la storia di Norman Cousin. Cousin era un giornalista statunitense che ebbe, a quarantanove anni, la diagnosi di una patologia autoimmune fortemente invalidante. I medici gli dissero che molto probabilmente lo stress aveva generato la malattia e la diagnosi era di una morte certa nel giro di pochi mesi. Cousin ascoltandoli pensò che, se lo stress aveva generato quella condizione, il buonumore avrebbe potuto modificarla. Si convinse che ridere non fosse solo un rimedio allo stress, ma potesse diventare una cura per quelle malattie che lui riteneva fossero provocate dallo stress.

    Correlazioni tra malattie autoimmuni e stress

    Prima di continuare desidero premetterti che il suo problema, come per ogni malattia autoimmune non ha ad oggi una origine chiara. La scienza ci dice che lo stress ha una certa parte di responsabilità, ma da qui ad affermare che esclusivamente lo stress l’abbia generata c’è ne corre e soprattutto che solo il buonumore possa risolvere il problema è semplicistico. Il corpo umano è qualcosa di molto complesso.

    Comunque Cousin si creò questa convinzione e incominciò a circondarsi di comici e vedere film comici e a passare una certa parte della giornata a ridere continuamente.

    Pian piano incominciò ad avvertire sempre meno i sintomi dolorosi della sua malattia e dopo un anno i medici che l’avevano in cura certificarono la remissione di ogni sintomo. Visse altri trent’anni dalla diagnosi infausta che gli fecero i medici.

    Kataria e i benefici della risata: Laughter Yoga:

    La sua storia ispirò inoltre il medico indiano Madan Kataria che nel 1995 pubblicò il suo primo articolo sui benefici della risata nel coadiuvare le terapie mediche.

    Il dott Kataria incominciò i suoi studi sugli effetti benefici delle risate addirittura chiedendo alle persone che incontrava per strada se volessero ridere con lui e incominciò raccontandogli delle barzellette.
    Lo scopo era capire i meccanismi che generavano l’atto del ridere e il modo in cui questo influenzasse il processo di guarigione degli individui.

    Un rimedio naturale allo stress
    Un rimedio naturale allo stress

    Lo Yoga della risata

    Nel tempo Kataria integrò nel suo modello degli esercizi teatrali e degli esercizi di respirazione, creando così un vero e proprio protocollo che prende il nome di Laughter Yoga o Yoga della risata.
    In questo modo creò dei gruppi nei quali si apprendeva a ridere senza un motivo specifico. Oggi esiste una disciplina che studia questa affascinante qualità umana, lo studio della risata allo scopo di favorire i processi di guarigione, si chiama Gelotologia.

    Diceva lo psicologo e filosofo William James: Non ridiamo perché siamo felici, ma siamo felici perché ridiamo.

    Seguii un incontro di Laughter Yoga diversi anni fa e confesso che all’inizio ero piuttosto scettico, invece ti posso confermare che, oltre ad essere efficace, fu anche molto divertente. Su YouTube puoi trovare dei video che ti descrivono come e cosa fare e sul sito www.yogadellarisata.it puoi trovare tutte le indicazioni per approfondire l’argomento.

    L’esperienza di Patch Adams e la clownterapia

    I benefici dell’umorismo e della risata anche nei processi di guarigione sono alla base del metodo del dottor Hunter Doherty Adams detto “Pach”. Adams creò la “clownterapia” a cui è ispirato il film con Robin Williams, Patch Adams

    Il dottor Hunter notò come far sorridere i suoi pazienti rendeva più efficaci le cure mediche e come inoltre i pazienti ridendo sentivano meno il dolore. Per lui il senso dell’umorismo è stato uno stile di vita. Ha affermato che: “L’umorismo mi ha salvato la vita perché mi ha reso tutto quello che facevo, o che volevo ottenere, più semplice, anche nei rapporti con gli altri.

    clownterapia
    un gruppo di clown di corsia: clownterapia

    Sorridere dei problemi per risolverli

    Ricordo che anni fa seguii un seminario sulla clownterapia e rimasi colpito che il formatore all’inizio del seminario ci disse che per essere un clown di corsia servono due doti: capacità di ascolto e assenza di giudizio. Le stesse che sono richieste nel counseling. Diceva la scrittrice Lucy Maud Montgomery: La vita vale la pena di essere vissuta finché hai una ragione per ridere.

    Nei miei percorsi di counseling lavoro molto su questo aspetto fa rapprendere i miei clienti a sorridere dei loro problemi. Lo psicologo Richard Bandler disse una volta che: Se siete seri, siete bloccati. L’umorismo è la via più rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla. Nel prossimo articolo tratterò un metodo efficace per arrivare a creare proprio quegli stati di benessere che ci possono allontanare dalla condizione di stress.

    Se in quello che hai letto ritrovi un tuo problema, se ti risuona familiare la situazione descritta, o se avverti che in qualche modo l’argomento trattato ti riguardi, puoi contattarmi chiamandomi al numero 366-3672758 , oppure puoi inviarmi una e-mail a francesco.panareo@gmail.com, molti clienti prima di te hanno fatto lo stesso, valuta tu quella che è la scelta migliore per te.

    Decidere di allontanarsi dalla condizione di stress e orientarsi al benessere per vivere una maggiore condizione di serenità credo che sia importante per ognuno di noi. Non posso sapere se decidi di contattarmi, ma posso augurarmi che tu faccia del tuo meglio per realizzare la vita che desideri.

    Se desideri poi approfondire questo argomento, o altri, puoi ugualmente contattarmi, il tuo feedback è importante per me, e mi permette di scrivere degli articoli maggiormente orientati ai tuoi interessi.

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